Basta guardarla negli occhi per capire a cosa mi riferisco. Tinte acquerello, carnagione nivea, naso e guance lievemente arrossate: una fisionomia che richiama nettamente quella Russia freddissima, oscura e piena di mistero così come ce la siamo sempre immaginata tutti quanti. Phil Noto, disegnatore dal lunghissimo curriculum (che comprende anche svariate collaborazioni con la Disney, tra cui Il Re Leone e Pocahontas!), prende in mano la sua tavolozza e ci mostra quello che sa fare. E sa fare molto! Il risultato è qualcosa di originale e veramente interessante.
Graficamente si tratta di un capolavoro. Oltre alla cura del personaggio, una Vedova Nera sorprendentemente acqua e sapone, vi è anche una sapiente cura della composizione nelle vignette. La tecnica “ad acquerello” svolge una straordinaria duplice funzione, di cui il lettore è fruitore passivo, ma non del tutto ignaro: la quasi totale assenza di contorni netti e linee marcate a china, specie negli ambienti di fondo, elementi solitamente presi come punti di riferimento dagli occhi di ogni buon lettore, ci costringe a sentirci piacevolmente spaesati durante la narrazione, quasi a toglierci quel senso di sicurezza datoci dalla nostra comoda poltrona di casa e ci porta dritti nel mezzo di ogni missione. La stessa grafica, inoltre, enfatizza la percezione del movimento durante le scene di azione, rendendole incredibilmente dinamiche e fluide.
Delle numerose versioni del personaggio, solo una si avvicina graficamente a questo capolavoro: è la seconda versione del 2001 di Grayson, Rucka e Hampton. La miniserie “Breakdown”. Phil Noto, a distanza di qualche anno, prende il meglio di questa versione, lo rinnova e lo trasforma in un'opera pittorica a fumetti. È la prima serie di Vedova Nera che supera il decimo episodio, e non si ferma! Negli States approda questo mese in edicola con il numero 20.
Queste vignette chiudono il percorso di caratterizzazione del personaggio di Vedova Nera iniziato 50 anni fa in Tales of Suspance e che sembra lontano anni luce rispetto a quello attuale, e che si conclude, almeno per ora, tra le pagine di questo volume.
Una spystory mozzafiato con una protagonista che non è quella a cui la Marvel ci ha abituati nel suo universo cinematografico, troppo americana e a tratti carente in termini di personalità e mistero, ma una Natasha finalmente svernata, che ritorna a vestire i suoi panni di fredda spia russa che non conosce la paura, dal passato oscuro e dal futuro ancora più ignoto.
Dentro le pagine di questo fumetto c'è tutto quello che serve: missioni sotto copertura, doppiogioco, nemici che tornano da un nebuloso passato e tanta luce gettata sulla penombra che avvolge le origini di Natasha Romanoff.
Non emozionatevi troppo, però! Tra poco va in scena Secret Wars, e solo in casa Marvel si sa esattamente cosa succederà dopo! Nel frattempo, godetevi pure questi disegni bellissimi e una saga che, a mio avviso, per quanto riguarda la Vedova Nera, finora è la migliore!
Alla prossima!