venerdì 7 ottobre 2016

Storia di un supereroe

Ci sono momenti in cui il mondo dei fumetti viene trasformato. Momenti in cui la linea degli eventi prende una piega improvvisa verso un futuro inatteso. Il fenomeno desta grande stupore; sembra quasi che, in un mondo in cui ogni terra emersa è stata esplorata, si scopra una nuova isola, una nuova porzione di suolo di cui nessuno era a conoscenza. Lì, davanti agli occhi di tutti, ma in un certo modo, invisibile.Tale isola risiede nella mente di pochi scrittori. E solo nella mente di quelli che possiedono le giuste qualità, quali la lungimiranza e l’intuito, esiste il potenziale creativo necessario a manifestare a tutti gli altri questo mondo nuovo e pieno di meraviglie. In questi momenti di condivisione, tutta la realtà inerente il mondo dei fumetti, viene vigorosamente torta, rinnovata, e quello che ci viene mostrato è un mondo completamente diverso, nuovo e molto florido, caratterizzato da una corretta compresenza di terreno fertile, ossigeno e elementi nutritivi in grado di permettere lo sviluppo vigoroso di inedite magnifiche avventure. Dietro a queste rivoluzioni capaci di cambiare la continuità degli eventi, vi è spesso una persona dotata di grande talento, una mente ferale con un’evidente capacità di dispiegare una complessa catena di eventi, che non perde di efficacia e di enfasi durante l’incedere della narrazione. La storia di questo decennio e delle rivoluzioni che lo hanno contraddistinto in campo fumettistico, almeno per quanto concerne la DC Comics, è il retaggio di Geoff Johns.
Questa grande storia inizia molti anni fa, quando due giovani ragazzi di Detroit, intenti a giocare e divertirsi a casa della nonna, trovano un vecchio baule polveroso. Lo aprono, guidati dalla tipica fanciullesca curiosità, e vi trovano all’interno alcuni albi a fumetti. Incuriositi cominciano a sfogliare questi volumi e, proseguendo nella lettura, lasciano che le avventure narrate in questi albi nutrano la loro immaginazione, ispirando nuovi giochi, copiando, col beneficio della fantasia, le eroiche gesta di quegli eroi stupefacenti fatti di carta stampata (quanti appassionati di fumetti potrebbero raccontare di aver dato inizio alla loro pluriennale passione più o meno nello stesso modo?). Uno di quei due ragazzi era Geoff Johns, l’attuale CCO (Chief Creative Officer) della DC Comics.
La carriera professionale di Johns ha inizio in seguito ad una telefonata “fortunata” intercorsa tra lui e Richard Donner, produttore cinematografico di grande fama, grazie a pellicole che già possono considerarsi un grande contributo alla Storia del Cinema (Superman, Arma Letale, The Goonies…): sembra infatti che, nell’attesa di poter parlare con qualcuno per discutere di un possibile impiego, Donner in persona abbia preso in mano la cornetta e gli abbia fornito incarico per un internato. Due mesi dopo è già promosso ad assistente di produzione. E’ grazie a quest’incarico che conosce Eddie Berganza, editore della DC Comics, ed entra ufficialmente nella famliglia DC. Tra i suoi primi lavori per la Distinta Concorrenza, c'è la scrittura di Stars and S.T.R.I.P.E.,una serie senza lode e senza infamia, lavoro per cui viene notato poco dopo da James Robinson, che gli propone una collaborazione per la scrittura della serie su cui sta lavorando, la Justice Society of America. Johns sfrutta questo trampolino per mostrare tutto il suo potenziale artistico e finisce subito dopo a scrivere storie anche per la serie regolare di Flash. La vera sfida, però, arriva solo nel 2006, quando gli assegnano il compito di riportare tra i viventi, la prima e più importante Lanterna Verde, Hal Jordan. 
La saga che sviluppa porta il nome Rebirth, e questo nome sarà un punto di riferimento concreto per il mondo DC (Geoff Johns utilizzerà questo brand in futuro per altre saghe di importanza primaria, come la rinascita di Barry Allen). Una volta terminato il capitolo sulla rinascita di Lanterna Verde, crea la saga che introduce nel cast interstellare DC, il Sinestro Corps. The Sinestro Corps War, racconto nato come prologo alla successiva e ben più imponente saga, viene accolta con grande interesse dal pubblico, ottenendo anche una nomination agli Eisner Awards (Best Penciller/Inker or Penciller/Inker Team). Questo grande riscontro permette a Geoff Johns di osare ancora di più, di creare liberamente, senza freno alcuno, storie che coinvolgono tutto il dominio DC Comics. A poco a poco, su tutte le testate inerenti il mondo delle lanterne, viene presentato tutto il cast dei portatori d'anello mentre il lettore familiarizza con il meccanismo di funzionamento degli anelli e di come sono in grado di attingere alle varie energie emozionali. Con un gruppo così perfetto sono poste le basi per la stesura di quella che potrebbe essere definita una colossale odissea cromatica: siamo alle soglie dell’appassionante Blackest Night, La Notte Più Profonda, lavoro di mole immensa, evento tanto ingente e rumoroso quanto ben prodotto, da meritare tutto lo spazio necessario alla sua narrazione, arrogandosi le pagine di ogni albo regolare e necessitando dell’aggiunta editoriale di alcuni albi supplementari, incentrati sulle attività dei personaggi di grande calibro, come Superman, Batman, Flash e Wonder Woman. 


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Questa saga, che chiude una specie di Trilogia delle Lanterne, conduce Geoff Johns dritto dritto a ricoprire la carica di CCO, ruolo che ricopre tuttora. Nello stesso periodo, quasi a non volersi dimenticare del suo supereroe preferito, scrive il suo secondo evento dal titolo “Rebirth”, celebrando questa volta il ritorno del primo Velocista Scarlatto moderno, Barry Allen. Anche questa miniserie è un successo devastante, tanto che il primo numero viene esaurito nell’arco del primo giorno di vendita. Come era stato per la rinascita di Hal Jordan, Geoff Johns ha saputo individuare i tratti distintivi che maggiormente hanno caratterizzato il Flash più famoso della Silver Age. Non pago per quanto già fatto fino a questo punto per la sua casa editoriale, continua a scrivere per il mondo delle lanterne, confezionando di lì a poco, insieme a Peter J. Tomasi, il seguito ideologico della saga appena conclusa. Ovviamente stiamo parlando di Brightest Day- una saga in 24 puntate che riporta alle luci della ribalta un personaggio rimasto per anni nell’ombra, Swamp Thing. 
Inizia nello stesso periodo una nuova saga, che chiama Flashpoint, anche essa fuori dai confini imposti dalle regole della natura. Questa nuova saga, tutta incentrata sul mondo dei velocisti di casa DC, vede l’eterno antagonista di Flash, il Professor Zoom (l’Anti-Flash), generare una rottura dello spazio-tempo con il preciso scopo di distruggere Barry Allen nel passato, impedendo cioé che riceva i propri poteri durante quel famoso incidente nel laboratorio di criminologia forense. Anche questa saga sarà un successo di vendite per tutta la sua durata, con un ultimo numero che si posiziona al secondo posto nelle classifiche di vendita americane -preceduto solo da Justice League 1-. La sua conclusione darà inizio al progetto “The new 52!”. 
Nel rilancio si dedica alla Justice League e ad Aquaman. Anche in questa nuova fase dimostra di non essere solo uno scrittore tra i tanti. A voler essere precisi, Geoff Johns ha le stesse caratteristiche dei soggetti di cui scrive: una forza e una creatività inesauribile, una grandissima tenacia e intuito da vendere. Egli è un moderno Re Mida, che trasforma in oro tutto ciò su cui mette mano. Con l’uscita del quinto capitolo, nel gennaio 2012, l’albo della Justice League si trova di nuovo al primo posto nella classifica delle vendite. Aquaman, invece, si trova al decimo (si rifletta sull’entità “eroica” di questo traguardo). La vera portata del successo di Johns si evince tuttavia dalla composizione delle rimanenti otto posizioni della top ten: il riverbero generato da Flashpoint e l’aggressivo rilancio operato dalla Casa di Burbank, conquistano una classifica composta unicamente da albi marchiati con il logo DC (si rifletta ora sulla decima posizione di Aquaman, davanti ad OGNI altro albo Marvel…). 
Si potrebbe pensare che il giovane scrittore abbia ormai finito di contribuire alla grandezza della sua casa editoriale. Eppure sta per ritornare con una nuova rinascita, un nuovo progetto “Rebirth”, questa volta inerente tutto l'universo DC. Questo nuovo progetto servirà in parte a reintrodurre nella continuity alcune situazioni che nella fase di reboot, sono state cancellate senza molto acume, eliminando, di fatto, quel ponte che ha legato per anni la DC Comics allo storico pubblico di lettori. In questo bellissimo albo verrà inoltre reintegrato sulla Grande Scacchiera il secondo grande Flash dell’era moderna, Wally West. Questa grande saga sarà il punto di partenza per una nuova emozionante serie di racconti. Il volume firmato da Johns contiene indizi che porteranno i lettori più attenti ad individuare i possibili sviluppi futuri. Insomma, la Terza Rinascita fornirà agli scrittori e ai disegnatori DC molti spunti da utilizzare per lo sviluppo di un futuro editoriale interessante. 
A detta di Johns, questo sarà, per qualche tempo, il suo ultimo contributo al mondo dei fumetti. Nel frattempo si dedicherà anima e corpo allo sviluppo dell'incipiente DC Alternate Universe, progetto che mira a portare sul grande schermo la moltitudine dei supereroi DC in una serie di pellicole con una storia coerente e comune (l'equivalente dell'MCU per la Marvel Comics). 
Raccogliendo la sua eredità e facendoci testimoni dei risultati del suo ineccepibile lavoro, non possiamo che essere pienamente consapevoli che la cosa che davvero lega lo scrittore di Detroit alla DC Comics e ai suoi personaggi è, in ultima analisi, amore puro; un amore che sembra tuttavia reciproco: non si può infatti fare a meno di pensare che, nella michelangiolesca vignetta della copertina di “DC Comics Rebirth”, la mano verso la quale si protendono tutti i personaggi, forse in una disperata ricerca di salvezza, o forse semplicemente mossi da un profondo senso di gratitudine, sia in realtà la mano di Geoff Johns.
Alla prossima!

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