venerdì 13 novembre 2015

Gioventù mutata


Loro sono un gruppo di giovani adolescenti con dei problemi. Nulla di insolito fino a questo punto. Il loro caso però è diverso: i loro problemi riguardano dei poteri che non hanno voluto, ma che si sono manifestati a causa di alcune caratteristiche del loro codice genetico. Per alcuni di loro queste trasformazioni non sono direttamente visibili, ma altri presentano tratti decisamente evidenti ed estremamente difficili da nascondere, come, ad esempio, un paio di ali. Combattono per ciò che è giusto in un mondo che li rifiuta o, alla meno peggio, li teme. Ha paura di loro solo perché non li comprende. 
Avete capito di chi sto parlando? No, non sono gli X-Men. Sono gli Inumani. 
Non ho resistito alla tentazione di paragonare il gruppo di eroi nati nel lontanissimo 1963 con questa nuova genesi di eroi (ehm… gli inumani nascono ufficialmente nel 1965 sulle pagine di Fantastic Four 45, in tempi ormai remoti; tuttavia, pur mantenendo parte del cast originale, questa serie ci propone dei protagonisti nuovi di zecca immersi in situazioni nuove di zecca, non più isolati dall’umanità, ma proprio al centro di quello che immaginiamo come “centro del mondo”: l’isola di Manhattan). 
La storia di questi nuovi Inumani (“Nuhumans”, nella serie americana), nella versione di Soule e Madureira, presenta numerosi punti in comune con quella dei primi X-Men di Kirby e Lee. C’è un primo contatto con la trasformazione, la difficoltà nell’accettare il proprio aspetto o i propri poteri. C’è anche il rifiuto e la paura da parte della società e, infine, c’è qualcuno che c’è già passato e che sa che solo l’unione può garantire la sopravvivenza del gruppo. Ma a parte l’intelaiatura di cui sopra, questa serie non ha nulla da invidiare a quelle dei loro “cugini” mutanti. Il lancio della testata è forte e chiassoso, preceduto da varie serie in cui gli inumani “classici” ritornano sotto le luci dei riflettori. 
Questa storia inizia subito dopo l'evento “Infinity” uscito nelle edicole da ormai un anno. Attilan, la tecnologica città volante sede del regno degli Inumani, viene fatta precipitare da Freccia Nera, il loro re, su Manhattan. In seguito alla collisione, si libera una fitta nube composta dal vapore delle nebbie terrigene (il meccanismo alla base della trasformazione degli inumani), che si espande lungo il continente americano e verso il nord Europa. Tutte le persone che possiedono un codice genetico con determinate caratteristiche, una volta esposte alle nebbie, vengono intrappolate in una sorta di crisalide, in cui avviene la metamorfosi e dalla quale escono trasformati e con nuovi poteri. E’ di questi “nuovi rinati” che parla la testata Inumano.
Inferno è l’elemento centrale della serie. E’ un giovane batterista metal. Un bravo ragazzo con una nonna malata e una sorella incinta di cui si deve occupare. Durante la propagazione delle nebbie terrigene viene trasformato in un essere capace letteralmente di bruciare di rabbia. Nel corso della narrazione si trova ad apprendere tutti i segreti di cui (anche il lettore) ha bisogno per comprendere la natura dei suoi poteri ed utilizzarli al meglio. Conosce nuovi inumani come lui, con cui, missione dopo missione, crea un legame di amicizia, mentre intorno a loro i “vecchi” tramano giochi di potere in grande stile. 
Lo storytelling è molto scorrevole; la sequenza di eventi è inoltre sapientemente incastrata in mezzo alle altre serie regolari e saghe (tra cui AXIS, di cui ho scritto in precedenza). La testata parte, come già citato, con le matite arabeggianti del grandioso “Joe Mad” e i colori di Marte Gracia, altro pezzo da 90 del panorama fumettistico. L’insieme dei due virtuosi talenti conferisce alla testata un tocco particolarmente magnetico e misterioso e attira l’attenzione del lettore così come il formaggio attira i topi. Tutto grasso che cola, insomma! Avere degli artisti così forti coinvolti nello sviluppo di questa serie, mi porta a pensare che la Marvel sia intenzionata a rendere gli Inumani un nuovo gruppo di punta, da schierare direttamente davanti ai riflettori, a fianco degli Avengers e degli altri eroi di prima categoria (e forse, a prendere il posto di qualche serie da mettere momentaneamente dentro il cassetto del comodino). Dal quarto numero entra in scena Ryan Stegman, altro disegnatore dal curriculum di tutto rispetto, impegnato nell’ultimo periodo con testate non certo secondarie, come Superior Spiderman e Wolverine.
Inumano viene presentato in Italia in tre testate che contengono la serie completa americana, il cui ultimo capitolo verrà messo in vendita proprio alla fine del mese, insieme all’avvento del nuovo spettacolare evento Marvel: Secret Wars. 
Ho la sensazione che dopo questa grande saga ci sarà un futuro piuttosto roseo per questo giovane gruppo di nuovi supereroi.
Alla prossima!

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